Sui sagrati scivolosi delle chiese
L’archivio dei nostri appunti
Giovani sublimazioni del dedalo
Dove perderci per ritrovarci affini
Se fossimo puri sarebbe altrimenti
Non torneremmo dove siamo stati
A commentare tra noi il vino sfuso
Le rastrelliere rovesciate nei campi
Avremmo di che gioire del passato
Anche se come la coda di un treno
Ci passasse accanto nella notte
Per vedere senza poter trattenere
Nulla di quella luce solo percepita