Io c’ero
E non dormivo
Anche se nella testa
Un cordone di contenimento
M’impediva di respirare
Ero sul treno storico
Lo hanno chiamato
Il treno della vergogna
Un treno senza ritorno
C’era con me chi gridava
Altri applaudivano
Era la loro rivincita
Sentivo dolore alle gambe
Come se fossi caduto
Nella foiba da vivo
L’inno d’Italia
Si è concluso con un gesto
Estremo patriottico
Per ricordare il giovane Mameli
Con i nostri diversi colori
Quando l’applauso
Ha fatto sentire ai ragazzi
Uno stridere temerario
Che trascinava gli esuli
Verso il mare
E da lì in campo aperto
Lo sterminio delle idee
Tutti sull’attenti
Anche i ragazzi catturati
Addio fiori sbocciati
Che non sboccerete
Vi saluto da qui
Mentre il treno riparte