Su un guscio di noce e d’armonia
Con il rischio d’essere sopraffatti
Un numero piuttosto esiguo di noi
Ha deciso di prendere nuove rotte
Trasformare i colori visibili da qui
Per farsi carico di un male infinito
Divisivo e diffuso che va estirpato
Questo male di vivere ha un nome
Reca segni sul viso del male stesso
Non lascia lo spazio a una quiete
Né a una notte senza ripensamenti
Pone in evidenza tutta l’intimità
Per ogni testa una bolla di sapone
Votando al cielo i bisogni concreti
Sospirando d’essere così pochi
A stringere nell’instabilità un patto
Fede somiglianza musica armonia