Non ci salveremo
Non ci si salva da soli
O così intenti alle macchinazioni
Ci si salva se vivono i morti
Se morire non è vano
Se morire non è necessario
Ci si salva nei cortili
Negli scompartimenti dei treni
Dentro una stanza da lavoro
Se le rondini tornano
Ci si salva come si consuma
La luce fioca d’una candela
Se non rifulgono le milizie
Ci si salva per avere letto Vico
E aver ascoltato un nero suonare
Con la giacca di lana dei pastori
Sotto il filo tagliente della luna
Ci si salva perché si è fatto il male
Si è sentito il male si è posto riparo
Ci si salva se il territorio è libero
Nessuno lo governa ma è libero
Ci si salva se mio padre tra le mani
Una sigaretta che non fuma
Scrive lentamente il nostro diario