Un ritmo insolito
L’uomo cerca la strada
Nel buio sottostante
Poderale alberata buche
Giovani bruti
Ascoltano le voci
Intravedono le ombre
Seduti su muretti a secco
L’auto non parte
Le mani sospirano
Un mondo diviso in due
Da un parte la mente
Gli affetti minacciati
Dall’altra il consumo di suolo
I motivi dimenticati
Nel posto che indica
Un bivio dove lasciarsi
Nicola già dorme
Offeso da malinconia
Un vespro dell’inconsistenza
Batte la campana di Corsico
Come un tappo nel fiume
Nulla può dirsi che è stato