E cosa volete che sia?
Il singhiozzo dell’ombra che siamo stati?
La caverna prigioniera?
L’inferno al quale ci siamo rassegnati?
L’amore che doveva renderci uguali?
La notte del trapasso o del risveglio?
La funzione del pettine tra i capelli?
No, cari amici, dopo la ragione non vi è nulla.
Malati e malattie si confondono.
Eroi e traditori sono le stesse persone.
Chi vuole misurarsi ha un vagone tutto per sé
un viaggio da compiere senza posa
fermate rade e in aperta campagna
come i vagoni che seppellivano i vivi,
non sta comodamente seduto e
non ha molto tempo, il treno va veloce.
Vi è un popolo che aspetta nel
bosco delle vergini madri,
tanti miracoli per altrettante solitudini.
Si può anche dire che la bocca è aperta.
Meraviglia bellezza e terrore
tra la pioggia e il sole.
Il passato che recita poesie.