I ritmi hanno una ripetizione
Quel lavoro un bianco sapore
Dalle ultime file ai primi posti
Puoi vedere le ombre sparire
Sono i contadini per la terra
Le mani per quattro stagioni
Vino chiedono soldati inermi
Serve a combattere la paura
Parole chiedono i degustatori
Da far germogliare nella gola
Non tutto appare come esso è
I fuochi si spengono consunti
Lacrime d’uomini discendono
Lentamente dal volto inaridito
Fosse d’ebbrezza attraversare
Uno stupore arresosi al Lume
Sull’orizzonte la nave s’inclina
Perché carica disperde faville
L’ultimo porto che toccherà
Sarà un uomo e una mano
Donale il pane e il vino così
Come ha insegnato l’Eterno