Ai piedi della tomba di Virgilio
Stante l’arso vento meticcio
Che l’affianca con trasalimento
Si muove un acero più giovane
E nulla sembra far presagire
Il giorno in cui quel legno
Divenne la pancia della morte
Per gli abitanti di una città
Dalla quale avrebbe avuto
Inizio il viaggio verso di noi