Si placa la tosse stanotte Non squilla più il telefono Sembra ieri che respiravo Dentro interstizi sbiancati Da un tumulo di ossigeno Che nutre la sua devianza Pende su spalle denudate Cappotto di pensieri inerti Nell’ospedale della mente

Mi ricorda la nave Il rumore della sala macchine Viaggiare restando fermi Sbattono le porte della cucina I cori sommessi dei pazienti Attendono qualcuno tra loro In piedi che grida un’antistrofe Limitandosi a possederne l’ultima

Ci si ricorda di noi tra il molto altro Come luci intermittenti sulle pareti Punti nella porosità predominante Avremo sempre un taglio di sorriso Che dalla gestazione risale al parto Porteranno via con noi tutti gli arredi Suoni intermittenti di sirena per finire Il pericolo che ci modella più dilatato

La territorialità del cuore È un deserto Da attraversare Con il quale convivere Perché fatica sonno sete Spettano a chi cammina Nello spazio del cercare Il cuore a ogni sussulto

Cestello auricolare ricolmo In statue a grandezza d’uomo Il tempo che impiega a salire Dal pozzo della coscienza Al viso ascetico di un morabito Per tracciare linee di demarcazione Tra sonno breve e lunga veglia Donando a chi ne è privo Le lacrime dei primi passi Dopo una malattia del vivere Così sottesa da apparire…

La vita è nel pensiero L’amore è nel pensiero Dal pensiero tutto si irradia Come una collana sul torace Che riflette la luce di un labirinto Sotterraneo della piramide interiore

Sollevar lembi risvolti lenzuoli Nel cumulo dei tempi trascorsi Placando il cuore con la mano Ogni mistero un chicco di caffè Gli occhi di ossi della tartaruga Un gentiluomo solleva le tende Come i lembi non combaciano Per guardar fuori serve vedere Il cielo che inclina dalla parte In cui i risvolti voltano lenzuoli

Terra e radici Sono affetti Da un muto inganno Come una bara Portata a spalla Per sentire tutto Il peso della perdita Così scendono Sotto pioggia battente I ragazzi che volevano Crescere e riscattarsi Cercando la spiaggia A cui affidare L’imbarcazione della morte Per vederla partire Insieme ai propri sogni

Se solo potessimo Vedremmo lo spettro del divenire Una luna nella sua veste bianca Di nuvole sottili lontanissime E ce ne faremmo una ragione Dato che il nostro archivio Non contiene alcuna risposta All’enorme quantitativo di domande Tranne una che riceve il segnale Amorfo d’allegria d’una luce fioca Che passa in fretta sotto di noi…