Tacere Rendere omaggio Alla via tacita Lustrare La vita tacitata Sguarnirla del silenzio Indossarla Come un’aureola Tacere Porta in sé Il gesto pieno Scuote l’apparenza Così sia Le dice Pregna dell’acqua della luna

Ridevano di me Perché pioveva Nel campo di bocce Erano nati dei fiori Pensavo Strano che a ridere Siano coloro che piangono E non ricordano Quante partite Abbiamo vinto Giocando insieme

La sommossa dei sommozzatori Perde acqua dalle tute Costringe a ripetere il mondo Al fondo delle cose che affiorano Esprimendo il giudizio ultimo Nell’universo subacqueo A cui l’anima s’accosta Attraverso le labbra Che non respirano sott’acqua Ma sovrintendono alle parole Restanti nel deposito sommerso

Rassegnato a sgombrare L’area dai detriti Il corpo sinoviale Campeggia in campo largo Ha una membrana superlativa Come certi tamburi Che scandiscono le ore Non riconosce il tempo Perché non esiste il tempo Solo l’eterno morire e rinascere Con segni di frattura al centro Impressi su corpi senza nome

Nel gioco degli specchi Rifrazione scomoda vista Quando l’udito ascolta l’eco Non la fonte del rumore Assistere per scoprire Angeli custodi Coincidenti sagome di carta Preclusa l’avanzata Su di noi non resta nulla Tranne il ragazzo crescente Doppio senso in transito Piano di svolta limitato Chiudere una risposta Sopravviene la notte

Abbiamo già fatto La gran parte del cammino Ma siamo ancora fermi Al punto di partenza E nulla è cambiato A parte la morte ricorrente I solai caduti nello sforzo Di resistere all’urto del tempo I giovani fiori nati da noi Invecchiati anch’essi Senza protrarsi come volevamo Alla fine di un giorno solo Tanto dura…

Ai piedi della tomba di Virgilio Stante l’arso vento meticcio Che l’affianca con trasalimento Si muove un acero più giovane E nulla sembra far presagire Il giorno in cui quel legno Divenne la pancia della morte Per gli abitanti di una città Dalla quale avrebbe avuto Inizio il viaggio verso di noi

Occhi di balena Fessurazione mobile Al transito della luce Enorme schivo riflettere Su ciò che siamo stati Appostati addormentati Nell’angolo del dolore

Ventricolo ventriloquo Estensione separata Sotterranea dismissione Non possono essere Corsi d’acqua calcarea Proiettati per divenire Come un pugno di sale Dissipata protezione Sotto l’ala detersa diffondere Chi torna non può farlo Trattenersi a contemplarlo Putritudine dello sparo Venefico giudizio sommario Sparire dopo essere stati Dalla guglia incandescente Striato dolore commemorato La biglia affinata è affidata…