Ruscello di stupefatta inarcata mobilità
Guida i viaggiatori nell’antro della notte
Il collante dei corpi li tiene stretti fasciati
Tutti per uno uno per tutti gridano in coro
E ne escono come ultrasuoni da un tarlo
Che scava in profondità un sapore nero
Raffigurato dalle immagini controverse
Impresse sulle scale verso la solitudine