Si scolpiranno le notti
E saranno tutte eguali
Con quel rossetto sbavato
Gli occhi allusivi pieni
Come lune senza cielo
Canteranno oh canteranno
Nella nebbia degli ascolti
Diranno che la libertà scuote
Infeconda il proprio limite
Non si raddrizza sulla nave
Alla deriva al tramonto
Cadranno nel deliquio notturno
Mettendo le pedine dove sono
Accanto a Enrico sul palco di Padova
Quando la vita sorrideva al futuro
Poi si fermava d’improvviso
Le rappresaglie erano altre
Noi qui come armenti
Eravamo più stupidi inerti
Più stupidi e inerti di così
Brescia Bologna gridavano
Ci supplicavano una Rosa
Le masse costruivano il non senso
Dramma di una generazione perduta
La grande ambizione era ritrarsi
Tornare indietro al punto di partenza
Anni Settanta uno a uno
Dalla fontana alla gran sete
Vedremo se scorgeremo tutti insieme
Questa responsabilità condivisa
Trasposti nella camicia biologica
Che fa di un bambino un nuovo nato
Non credere ma continuare a farlo