Città di bidoni
Estesa al traffico dei pensieri
Luogo del nulla pungente
Come la barba del trapassato
Che cresce dopo la sua morte
Tendiamo a questo a tendere
Senza oltrepassare la linea d’ombra
Anche l’approvazione deriva
Da un disordine generato
Nelle viscere di persone sazie
Non sembra fidarsi chiedere
Perché tanta attesa sia vana
Ogni cespuglio nasce sintetico
Filigrana del disfare il modello
Ovunque ripercosso da vincoli
Guardare in faccia la morte
Dimenticata trascinarla con sé
Il rotolo si srotola non si apre