Un luogo seduto o all’impiedi
Buffo di penombre ostili
Largo di scivoli allineati
Nel buco nero della coscienza
Mura megalitiche di città fantasma
Sfinite da luci dell’alba
Si allarga nella mente
Prendendo possesso
Dei suoi quattro angoli vuoti
Con un picco per ogni cima
Impersonata dai profumi
Funghi ranuncoli acri
Dove ogni castello è un cammino
Il sentiero da seguire studiato
All’aria aperta nel castagneto
Cosparso di frutti adulti caduti
I luoghi per incontrarsi perduti
Sul greto del temporale
Ogni cespuglio della mulattiera
Raggiunge il borgo terracqueo
Muretti a secco senso di marcia
Incontrarsi sorridersi con gli occhi
Sei tu? chiedo al basalto roseo
Alla bocca eccentrica del coniglio
Sei il magma la sua tenuta?
Previeni la pazzia della morte?
Il merlo a strapiombo sulla dorsale
Scheggia frutti ascesi allo spirito
Scolpito in una roccia di preghiera
Fontanile che imbocca la strada
Annuncia il risveglio del vulcano
Nella frazione di Tuoro foresta
Intrico di ortiche castagne limiti
Seduta o all’impiedi sei tu
Un cono capovolto che
Districa rovi dalle ciampate
Del diavolo addormentato
Non puoi destarlo dal riposo
Tieni i segreti parlando sottovoce
Il bosco che ti risponde zampilla
In te un nuovo autunno d’acqua
Selvaggia amica di Fontanafredda
Una frazione è il tuo luogo intimo