Accecarsi vedere le voci dell’alba
Il miserere remoto del pregiudizio
Volando su ali di fortune sbilenche
Dal noto all’ignoto per raggiungere
La speranza ostacolata la distanza
Caverne inospitali una reclusione
Aggrappata alla roccia del dirupo
Dentro mine inesplose corrimano
Trovare la vertigine e il labirinto
Chiedere al mondo di trattenersi
Prima che cada la fiaccola nel vuoto
Porti erosione alla gola sacrificata
Esca dalle voci dell’alba due parole
“Magia mia” perché mi hai lasciato
Senza togliere dal cuore alcun velo