Ha uno squarcio dentro al corpo
La galleria che conduce al mare
Come in un luogo assai nativo
Una macchinazione semaforica
Trama ogni volta che trapassa
Il vento con sue evocate parole
Alterando la repubblica dei colori
Sventolata da chi non li conosce
E che dai fianchi della riva trae
I nemici a una vicenda personale
Roditori baci feriti honoris causa
Strisce di paste filanti in necrosi
Compongono volti da bandiera
Corrono senza mani e corrimani
In una direzione che si disperde
In un’altra capace di contraddirsi
Genera risposte mitigate il nihil
Sia la radura dove siamo risorti