I giorni del vivere e del morire
Su un guscio di noce
Nel mare in tempesta
Da Alessandria ad Ankara
Quel che sembrava prossimo
Diventa lontano lontanissimo
Un padre che uccide un figlio
Dopo averlo a lungo amato
Delatore di muschi velenosi
Carcere duro inflitto ai giusti
Giocando a mosca cieca
Tra i banchi di Corti internazionali
Ogni giorno la vita langue e muore
Colpisce un grido di cani dispersi
Nella campagna dell’arretratezza
Riparte il convoglio silenzioso
Fredda questa sera d’autunno
Resistere si può all’isolamento
Alla solitudine del plotone eseguito
Ma bisogna avere nella testa
Un tormento mansueto che ripete
Questa sera non si deve morire