La gioia viene sempre dopo il dolore
Lo scriveva Apollinaire
Guardando la Senna che scorreva
Sotto il ponte di Mirabeau
Così i trasporti pubblici
S’interrompono ad un limite
Nel bosco abbandonato
Con la violenza che rischiano
Le strade della poesia
E portano la risata della Magnani
Sul vetro di un modulo sonoro
Compilato mentre si è in fila
Per una prima cinematografica
Le Prince della settima arte
Non scende alla stazione di Parigi
Dalla porta aperta del treno
Digione rompe il guscio
Scorrono sedici millimetri di
Un brevetto non registrato
L’immaginazione è un mistero