Tre sedie vuote e una caverna
Un cunicolo stretto per parlarsi
Alla fine di noi ci sono i viventi
Un’idea di loro delle loro voci
Chi vive non può essere visto
Dalla parte del tavolo vuoto
Nello spazio riservato ai morti
Siedono le membra afflitte
Che parlano tra loro fintamente
Siedono spiegano chiedono scusa
Ripetono sempre la stessa parola
Come se non ce ne fossero altre
Muovono disgiunte luci di taglio
Pagano il conto bevande escluse