Il tamburo ossessivo del tempo
che aumenta il suo battito
fino al colpo silenzioso finale
come erba sui balconi
le case che abbiamo occupato
dove siamo stati concentrati
al ritmo della musica di allora
nei rumori del mondo-corpo
il tempo segna un passo militare
vengono a prenderci di nascosto
ma lo fanno gridando un inno
e noi proviamo ad essere felici
immolati alla marcia trionfale
dovranno essere bonificati
gli spazi recuperando prima
i brandelli delle anime i lumini
accesi nelle notti del sabato
davanti alle immagini sacre
compresenze affettive mute
scenderemo in strada così
ci diranno per festeggiare
davanti a un plotone di esecuzione
i ricordi sommari della patria
penseremo forse “Dio salvami!”