Non ero nato quando sei morto
difficile morire a quattordici anni
per il dolore della pelle
dopo tuo padre che in Italia
non si era ricoperto di gloria
ma tu questo non lo sapevi
e comunque non erano fatti tuoi
tu giocavi con i tuoi amici
ridevi e fischiavi scanzonato
come in un film in bianco e nero
nera la notte di un paese del sud
quando sembravano soffocati
tutti i diritti della tua gente le grida
in un mondo che cercava aiuti solo
aiuti economici guardando altrove
tua madre ha voluto invece
che il corpo scomposto di tortura
fosse ben visibile quel puzzo misto
a lacrime quel disordine di morte
violenta arrivasse alle gambe
del pentimento agli innocenti data
la ferma convinzione che a pagare
debbano essere i giusti perché non
c’è posto al mondo per il sorriso
di un ragazzo del colore uguale
al colore limpido dell’anima