Viviamo al mondo non nel mondo
Composti da cellule piatte fredde
Ognuna è il satellite di una morte
Questo spiega malattie nascoste
I disagi mentali letali chiusi in noi
Il popolo dei gioiosi pensionanti
Non svela la cruda realtà dei riti
Che sacrifica i giovani ai vecchi
Il futuro a un ingombro presente
Per correre nei resti dei giardini
Dove eravamo stati molto felici
Come labirinti nel trovare nulla
Non riconoscere i canti del sole
Aggrappati alle nostre pistole e
Sicuri che pulsi una vena sottile
Piccola strada sazia del sangue
Di cui andiamo fieri per la patria
Ripartiamo dal mondo sacrificati
Compiere il gesto compiuto del sì
Non tornare più indietro rivoltarsi
Chi ha il coraggio di dirlo l’affermi
Manifestazione pregna di pensieri
Una spugna grondante sulla testa
Siamo negati per “essere insieme”
Dopo un lungo delirio assistiamo
Alla fine della parata delle armate
Abbandoniamo il palco allestito la
Cruda realtà dei riti nei tubi ottusi
Uniamoci l’altrove alla campagna
I versi dei poeti e quelli degli asini
Formiamo una giostra arrugginita
Per i nostri giovani Lucia e Sandro