Sotto l’arco di trionfo della vita
La notte risveglia il mattino
Canto solitario nella piazza
Il tiglio non sembra solo
La neve svuota le tasche
Superficie calma senza nome
Violenza sedata dalla lotta
La persona che porti dentro
La sua quiete nel tuo furore
La rivolta nasce spontanea
Chilometro di un tragitto
Rumore d’acqua marina
Il dolore ora fa da sfondo
Concerta la pioggia sul vetro
Vien voglia di crederci
Schiudono le ali in volo
Il silenzio improvviso reciso
Fette d’ombra circoncise sui muri
Che scrivere venga sognando
Voci traspaiono al tempo
La vertigine giova alla vetta
Inseguire ferire stupirsi
Ritrovare la strada perduta
Mentre la consuetudine inganna
Un manto bianco che tutto ricopre
Ciascuno a modo suo è bianco