Perdo un amico, un grande amico, un pezzo del mio sogno di vivere. E giorni di letteratura scabra, retta e ingenua fino all’inverosimile che la sua acuta allegria sapeva estrarre da una realtà ossessiva. Perdo una persona fraterna, diversa da me eppure uguale, con il quale ho tenuto un filo diretto che non si è mai spezzato e non si spezzerà. Penso che lui non credesse nel dopo vita ma io da questa vita lo minaccio: se non ti trovo quando arrivo ti vengo a cercare perché non si può sopportare il presente senza questa speranza. Ti voglio bene “Bro” (come dicevi tu)
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