Bianche le labbra della luna
Bianche avvelenate pregne.
Sta nel suo letto sottosopra
Circondata da nuvole sottili.
Muta distesa col volto amato
Senza alcun richiamo si volta
Non ha genere non ha realtà.
Bella come la ferita d’un parto
Muta e distesa nella quiete di
Questa notte senza paragone.
È la mia soffice luna preferita
Spalmata sul corpo dolorante
Che chiede pausa alla morte.
Frenarsi fermarsi innamorati
Sotto il cappello della luna per
Guardarsi con gli stessi occhi
Fissi gli uni negli altri dedicati.