Nessuno deve più parlare nessuno
Tutti però parlano freneticamente
Dilagano dibattono dicono l’ultima
Che hanno colto senza uno sforzo
Deve essere più forte dell’uragano
Quel che dicono deve rumoreggiare
Anche se dura poco o ancora meno
Devono riempire le foto di ossigeno
Salire sulle scale di pensieri a metà
Urla nella piazza del mercato attivo
Questo è il tempo del vivere vissuto
Da anonimato pensare d’esser stato
Salir-discendere altrui mete sudate
Il premio al migliore l’esito di fatuità
Sembrano statue di gesso ancillare
Qualcuno si sveglierà sazio di tutto?
Che la notte ci offriva prima di finire
Alle parole lente del bar tra le rovine
Spuntare sul bancone del giornale e
Chiedere se è venuto il momento se
La pioggia che scende può ritornare
A darci una pausa colmare la piena.