Scandire la verità è un pellegrinaggio
rimestando nella caldana ardente la
forza disunita del temporale a piombo.
Peregrinare questa solitudine gettata
bussa ad ogni porta scandisce verità
di un nome qualsiasi non ci perdona.
Ogni cuore batte all’unisono marcia
nella sola direzione consentita dalla
malattia di vivere attaccati alla corda.
Se verrà il muto pellegrino farà visita
entrando dalla porta sbarrata ombra
dischiusa della processione ardente.
Il serpente attraversa il paese risale
le sue strade ne conta i portoni uno
ad uno e provoca il segno liberatore.
Correre lentamente conosce il passo
l’uomo senza dimora ha rovesciato il
seme nel temporale turpe disperato.
Chi guida le masse disperse è solo
un giocatore d’azzardo che getta la
solitudine dei suoi dadi carambolati.
Non si ferma il pellegrino chiama
tuona e dimentica prega assale
e trasforma la parola in redenzione.