Osservare per non essere osservati
Sono queste vecchie scomode vite
A sacrificare un prestigio per altro
Un’attenzione un ascolto un fiore
A pretendere di sollevarsi l’umore
Con una passeggiata solitaria sole
Che imbrunisce nella conca affine
La nostra vita altra la nostra ombra
E non perdere un attimo del riposo
La ricerca assidua della mente in sé
Spiaggia assolata casa abbandonata
Compiere un gesto forse impossibile
Sollevar viso dall’acqua riconoscersi
E non attendere che il mostro scruti
Il grosso inganno ne mangi la carne
Cercare riposo sulle onde del vento
Distendersi come morto nell’occhio
Vigile del tempo d’inganno il nemico
Postare una lettera sui punti lontani
Tornare lentamente qui dove s’è nati