Rincorrere la palla che torna
ad una partita precedente.
La sazietà è priva dei denti.
Le distese di nuvole coprono
ogni cosa simili a sentinelle.
Bisognerebbe cercare pioggia
di foglie nelle strade deserte.
Facchinità colme di sudore
commenti e strazio. Insisto.
Girare a piedi intorno al cratere
rischiando di preparare l’inferno.
Chi scopre la sua ultima meta
non teme più di tornare indietro.
Giocano tutti grandi e piccoli
i ragazzi della mia primavera.
L’autobus parte con lentezza e
raccoglie le borse dei calciatori.
Qualcuno c’è altri mancano ma
si voltano indietro per vedere.
La felicità morde il pane caldo.
Siamo partiti siamo soli tanti
semplici nomi che bruciano.
Ce ne è voluto. Lottare lottare e
ancora lottare dopo aver perso.