Vorrei alzare una bandiera
Rosa come quella di Procida
Con una cornice bianca prima
Che suonino le campane finali e
La sorte s’avveri senza condizioni
Vorrei dire ai silenziosi uditori
Che la carità non si fa col superfluo
I giardini sono le case dei fiori
L’amore non dà appuntamenti
Vorrei scoprirmi superato da altri
Non ultimo tra gli ultimi fortunati
Vorrei lasciare a mio figlio solo
Il pane sottile delle parole
Vorrei che se ne saziasse
Come un’ostia che sazia l’anima
Vorrei percorrere questa strada
Tortuosa con la schiena dritta e
Vorrei cogliere per lui e i giovani
Da giardini fioriti il giorno a venire