Le parole migliori
sono personali ma
senza le persone
sono migliori.
Vuol dire assistere
al volo nella colombaia
senza interromperlo
neppure con gli occhi.
La vita delle parole
sconfina facilmente
inutile recriminare
inutile comprimerle.
Si dice spesso il contrario
ma il dialogo feroce
aguzza l’ingegno
la vista la velocità.
La peggiore specie umana
è quella che punta il naso
sulle parole annusandole
senza assaggiarle.
Ho conosciuto parole
che hanno cambiato
strada dopo l’incontro
per non sottomettersi.
E ho conosciuto parole
modellate sullo scambio
anche se volevano
starsene da sole.
La prossima volta
che mi diranno
queste sono mie
le parole rideranno.
La quotidiana odissea
non svela mai il finale
neppure a quei signori
favorevoli alla forca.
Le parole sono alte
come soldati bianche
come le attrezzature
sanitarie di un sogno.
Smettetela perciò
di imputare le parole
proseguite il viaggio
liberi di sbagliare.
E non fate più caso
a chi commenta le parole
cuce il vestitino
sul tempo minuscolo.
Gridate basta basta
ho sentito taci adesso
mi canta nella testa
una musica di parole.