Ritorna zio Gianni
Nel cuore di caccia
Del modello comune
Ha stivali tra i rovi
Un lungo mantello
La profezia della lingua
Sul volto una cicatrice
Intorno alla quale
Volano le terrazze
Dei grossi limoni
Un’abbondanza gli pesa
Quella di non poter togliere
Alla punta della Campanella
Le mani protese
Fino a Capri
Sorride all’inglese
Misto al grasso napoletano
Sorride con sforzo
Mi dice qualcosa sul povero
Cristo eletto dalla ferriera
Signore dell’acqua
Mi parla dei gradini rimasti
Sant’Eustachio rappresa
Alla roccia Amalfi lontana
E una storia
Sempre la stessa
Pastorizia e mare
Muli e radici
Con una voce flebile
Morendo nello stesso modo
Massimo prima di lui
Ma accanto mentre
Passa tra i capelli una mano
Profumo di Pontone