Il sogno non è sospetto sono
Le persone amate a lasciare il segno
Come un temporale lascia posto al sereno
Ripetere il nome esaltarne il senso
Dagli occhiali al gioco degli specchi
Siamo immersi in un labirinto di
Giornate trascorse insieme a perdifiato
Cavalcando ogni possibile direzione
Abbiamo messo ordine sottosopra
Le parole pronunciate dal rumore
Liquefatte ora che l’invisibile solidifica
Veniva da lontano il grande Lucio
Con il suo manto d’oro e di perseveranza
Suonando un verso di ceramiche variopinte
All’ultimo strappo portando cuciture
Lui che poteva mostrava il capo eretto
Non ravvede la colpa chi l’ha difesa e
Ha fatto di molte cene serali la carezza
S’aggira la sentinella del sogno
Mostra l’eleganza eretta e caduta
La pietà estratta dalle forme consolatorie
Lui che poteva non ha potuto
Lui che sapeva ha taciuto
Questo è il silenzio maggiore
L’ombra di una stanza in cui piange
Non per confessione né per disarmo
Lucio ha il cuore del fratello che amiamo
Giudica con levità chi lo ha giudicato
Il suo giudizio ha un breviario da leggere
Trascorrono due giovani per strada
Cinquant’anni addietro lungo il Corso
Nella medesima stilla di rapido sangue
Oggi gioca la sua squadra l’avrebbe vista
Un giro di poker una sigaretta il bicchiere
Sia così sia così nessuno lo distolga
Qualcosa interiormente continua
Salutarci è stato scriverci per rivederci
Lucio ha un appuntamento sospeso
Batticuore batticuore liberaci dal dolore!
Caro Felice,
Quante lacrime con le parole