Settimo appuntamento con i mercoledì culturali “in pillole” della Fondazione Gerardino Romano.
In questo video, Gaetano Calabrese, noto come il “Poeta Errante dell’Irpinia“, non offre alcun testo scritto delle sue poesie dialettali, anche perché, come riferisce testualmente, “ritengo che esse richiedano innanzitutto la mia voce in pubblica lettura e specifico che le stesse, per quanto, a volte, antologizzate e/o diffuse in estranee pubblicazioni, per me sono da considerare tutte inedite, poiché sinora non ho compiutamente fatto pubblicare nessun mio libro di poesie.”
A seguire il testo de «Lo vicolo sparuto»
Lo truono ‘nzurdente
de la terra
commigliào de pòreva
la paura
e lo tiempo scontào amaro
‘no momento scuro
pe’ ro passato e ro futuro…
La luna, scanzata,
restào tassata
da l’allucchi straziati
de dolore
spiersi dint’a lo burrone
de la morte
e pe’ misi guardào,
notte e ghiuorno,
lo vicolo abbandonato…
Po’, a primavera,
‘na sera de marzo,
tornào ‘na rondinella africana
a lo rifuggio suio lassato,
ma trovào sulo
murricini de macerie
ostinate a non fa’ nasce
manco erevacce,
a non vole’ sente
‘nnocenti scarpulizzi…
Volào disperata totta la iornata
fin’a notte strapassata,
addommanào a re stelle
‘mbriacate da la muffa
de re prète sgarrupate
ma non avìo risposta…
A la vista de tanto sfacelo
se sentìo ‘n pace,
quasi contenta
d’ave’ assestuto la mamma
prima de la traversata,
puro rassegnata a la morte
de lo rondinotto suio,
come lo destino volìo,
sott’a n’ato cielo lontano…
A l’albi,
senza cchiù forza e volontà,
vasào ‘no gattone ‘nfrestecuto,
lassato da ‘no criaturo fuiuto,
convinta de pote’ morì
senza prea’,
senza spenne ‘na làcrema,
ma po’, come ‘mpacciuta,
senza penza’
zombào arreto
sbattenno re scegdde
e volào storduta
da re parole de lo sole,
sentennose ’n core
lo coraggio
de chi era romasto vivo:
cchiù forte
de quanto basta e soperchia…
Gaetano Calabrese, di Lioni (Avellino), insegnante nella scuola media inferiore, ha pubblicato per AUTOS EDIZIONI: “NUVOLE LONTANE” – RACCONTI (2002), donato alla Lega Nazionale per la Lotta Contro i Tumori, Sezione di Avellino; “LO SCRITTORE, IL RACCONTO, IL ROMANZO – APPUNTI PER RIFLETTERE” (2003), un saggio che tratta dei problemi dell’editoria in Italia, della dinamica narrativa, della critica letteraria contemporanea, con un’originalissima riflessione su “CHI È IL POETA”; “41 FOGLI SPARSI – RACCOLTA DI SCRITTI VARI” (2004) spaziando dalla poesia, al racconto, alla relazione letteraria. È autore/editore. È noto come “Il Poeta Errante Dell’Irpinia” in quanto dona in rassegne ed incontri suoi versi, spesso in ‘plaquettes’ autografate e illustrate. Alcune sue poesie e racconti sono stati antologizzati in riviste letterarie. Collabora a varie associazioni culturali. Partecipa come relatore a eventi letterari e, come ‘performer’, a ‘readings’ di poesia nazionali, ma, per pigrizia, non concorre nei premi letterari. È un cultore del dialetto “lionese”. Ha in prossima pubblicazione due libri: racconti e poesia.
Contatti e info: Mail: gaetanocalabresepoeta@gmail.com Cellulare: +39 328 74 56 392
Prof.sei rimasto speciale.
La piccola Margi da Catania.