Istantanee dalla quarantena del poeta Domenico Cipriano.
a) Libri: «Tellus di Gerardo Bianco (Salerno editrice, 2019). Riscoprire l’importanza della sacralità della terra nell’antica Roma, in un periodo in cui la Natura riprendeva i suoi spazi vitali a causa del lockdown, è stata occasione per una maggiore riflessione sulla convivenza dell’uomo con l’ambiente, in passato certamente più rispettosa e sacra. Il mondo non finisce di Charles Simic (Donzelli, 2001). La poesia mi ha accompagnato molto in questo periodo di isolamento e ho avvertito l’esigenza di ritrovarmi in testi in bilico tra realtà e surrealismo. Come il tempo che abbiamo vissuto. Tutte le poesie di Rocco Scotellaro. (Mondadori, 2004). Grande scrittore lucano, a cui sono molto legato.»
b) Film: «Third person, un intreccio molto efficace di storie e vite parallele. Parasite, una sorpresa. Cinico, ma originale. Una storia vera, un uomo anziano parte con il suo trattore malconcio per andare a trovare il fratello con cui non ha un buon rapporto da anni. Un film poetico, che esprime tenerezza e tenacia allo stesso tempo. Una storia di piccoli incontri, storie minime, di vita.»
c) Colonna sonora: «After the Gold Rush, di Neil Young (Reprire Records, 1970) che ho riascoltato per la serenità che mi danno la sua chitarra e la sua voce. Mare Nostrum II, di Paolo Fresu, Richard Galliano, Jan Lundgren (ACT Music, 2016). Il secondo disco della formazione che pone particolare attenzione per i più deboli della nostra epoca. Contiene una versione di “Sì è dolce il tormento” di Monteverdi che emoziona ad ogni ascolto. Elm, di Richard Beirach trio (ECM, 1979). Un brano intimo, ma che dona pace e speranza soprattutto nella ripresa finale del tema.»
«È stata la creatività a darmi energia in quei giorni di “quarantena”. Nonostante l’impossibilità di incontrarsi fisicamente sono nate tante idee a distanza. Ho trovato il modo per continuare progetti già avviati, come quelli tra musica e poesia con la formazione “e.Versi jazz-poetry”, insieme a Carmine Cataldo e Fabio Lauria, con i quali sono riuscito a realizzare dei “brani-poesia” da portare in giro quando riprenderanno i nostri reading-concerti. Ho ritrovato, inoltre, dei temi della mia scrittura affrontati in passato, che tornano di particolare attualità, e forse abbiamo già vissuto inconsapevolmente in altri periodi della nostra vita. E su alcune di quelle poesie ho lavorato in modo fantasioso con i musicisti, per ridare senso universale a dei momenti solo apparentemente lontani. Una nuova collaborazione, con il giovane chitarrista Alessandro Cataldo, ha fatto nascere anche un canale YouTube dal nome Parole Necessarie. Qui trovano spazio video che fondono poesia, musica e arte visiva. Stati d’animo e parole “necessarie” nella nostra epoca di cambiamento e di incognite sul futuro, che si traducono in ispirazione, suoni e immagini da portare con noi lungo il cammino quotidiano che ci attende.»
«Sarà lieve cullare nuova vita come quel limpido oscillare che genera il tuo sguardo sulla strada» (da “Preghiera per l’Irpinia“, di Mimmo Cipriano con musiche di Alessandro Cataldo).