Le istantanee dalla quarantena di Savina Molino.

a) Libri: «Viaggio in Italia di Marialaura Simeone, mi ha concesso di evadere dalla “clausura” permettendomi di rivisitare luoghi del cuore; Divorzio a Buda di Sandor Marai, tormenti, passioni e timori dell’animo umano nel dialogo dei due protagonisti, un vero capolavoro; libri di Annika Baldini in versione ebook, romanzi dalla facile lettura, senza troppo impegno e qualche risvolto erotico che non guasta mai….»

b) Film: «Book club, divertente commedia di donne “attempate” che leggono la trilogia di 50 sfumature; vecchi sceneggiati Rai tratti dai classici della letteratura; serie tv: Boris, Revenge ed Outlander, la prima cinica e divertente tutta italiana (e siamo davvero dei geni), la seconda liberamente ispirata al Conte di Montecristo al femminile, la terza, la mia preferita, narra le avventure di Claire, una donna che fa un salto nel tempo dal 1945 al 1743, fonte inesauribile di forza interiore, capace di difendersi e di superare le difficoltà  che incontrerà nelle Highlands scozzesi.»

c) Colonna sonora: «Ho ascoltato molto la radio (mi permette con la varietà della programmazione di alternare i momenti allegri con quelli tristi), le mie preferite sono Radio Deejay, adoro l’ironia demenziale del Trio Medusa, ottima compagnia per le sessioni mattutine di fitness, e RTL 102.5 per il resto della giornata.»

«Cosa ho imparato dalla quarantena? A rallentare i ritmi, solitamente svolgo più compiti contemporaneamente, così ho dedicato più tempo alla cura della casa, ho scaricato la tensione con l’attività fisica e la mancanza di sonno mi ha permesso di ammirare spesso l’alba, dalla finestra della mia cucina si gode di un panorama meraviglioso. Normalmente amo stare a casa, è il mio “porto sicuro”, ma in questo periodo non ho fatto altro che pensare ai viaggi, ai luoghi che vorrei visitare e soprattutto raggiungere i miei cari in Sardegna. È così che ho tenuto a freno le mie paure, maggiormente l’incertezza lavorativa, ansia che non tutti hanno compreso e che mi ha fatto capire che i veri amici sono rari e pochi.»

La vera amicizia insegna la correttezza, non la convenienza.