Le istantanee dalla quarantena del Prof. Enzo Pellegrini.

«Ho goduto senz’altro di una maggiore libertà per poter studiare e tenermi lontano da impegni di minore importanza. Né mi è mancata la compagnia di amici e conoscenti che, spesso e volentieri, hanno cercato conforto alle loro paure ed inquietudini. Mi sono mancati i viaggi e le occasioni fotografiche, ma questo non ha importanza quando si sta bene con se stessi ed ogni esperienza diventa occasione di apprendimento e di meditazione. Naturalmente ho tenuto lontana la marea melmosa di notizie d’ogni sorta propagate ad oltranza dai mezzi di comunicazione e questo mi ha concesso pace interiore e possibilità di aiuto anche per chi ne avesse bisogno. Se periodi come quello che stiamo ancora attraversando potessero indurre a riflettere ed a rifiutare l’assurdo livello di vita imposto da una società materialistica e carente di valori spirituali, allora si potrebbe essere più contenti. Ma dubito che ciò avvenga. L’esegesi dettagliata dell’intera “Commedia” di Dante, del “Decameron” e di altri classici, lo studio esteso a varie discipline, il raccoglimento interiore, mi hanno confortato molto, come abitualmente. La musica è sempre sovrana in casa mia, con i miei cari Mozart, Schubert, Shostakovich, Richard Strauss… a tutte le ore del giorno. Ho studiato e visionato il cinema giapponese dopo il 1960 fino ad oggi, rivisto tantissimi classici… ma questa è la mia vita ordinaria e non una novità ed ancor meno un ripiego. Qualche cura maggiore ai fiori della mia terrazza, questo sì.»

Negli scatti del Maestro Pellegrini le parole si trasformano in Luce. Poesia.