Mercoledì 21 novembre, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), ospita il prof. Fabio Ciaramelli. All’incontro, coordinato dal prof. Felice Casucci, si parla di “Violenza della legge ed esigenza del diritto. A partire dall’Antigone di Sofocle”. La tragedia di Sofocle servirà da pretesto per una riflessione sulla mancanza – nel mondo greco – di mediazione tra la generalità della legislazione, intesa come insieme di ordini politici, e la particolarità dei casi concreti. L’insolubilità del conflitto tragico mostra il limite del pensiero sociale della polis greca, che in fin dei conti risulta imprigionato nella sola prospettiva del nomos. La generalità e astrattezza di quest’ultimo non ammette alcun procedimento che possa controllarne l’esecuzione nel concreto della vita quotidiana. In tal senso, la tragedia di Antigone consiste nella mancanza di una transizione – che non sia semplicemente deduttiva – dalla produzione della legge alla sua applicazione al caso concreto. In tale mediazione, impossibile nel mondo greco, si esprime la differenziazione fondamentale tra la legge (nomos) e il diritto (ius).
Fabio Ciaramelli è professore ordinario di Filosofia del diritto ed Etica e deontologia professionale all’Università degli studi di Napoli “Federico II”. Membro del comitato di redazione della Revue philosophique de Louvain, ha tradotto in italiano opere di La Boétie, Castoriadis e Levinas. Tra le sue ultime pubblicazioni: Il fascino dell’obbedienza. Servitù volontaria e società depressa (con U.Olivieri), Mimedis, Milano 2013; Consenso sociale e legittimazione giuridica, Giappichelli, Torino 2013; Il dilemma di Antigone, Giappichelli, Torino 2017.
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