Mercoledì 25 maggio 2016 la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), ospita il poeta Angelo Raffaele Scetta. All’incontro, coordinato dal prof. Felice Casucci, si presenta la silloge Vaga e profonda la parola, De Frede Editore, 2016, prefata dallo stesso prof. Casucci. L’opera, suddivisa in tre parti, per ciascuna, evoca un testimone d’eccezione: Bacone per la prima, Sofocle per la seconda, Emily Dickinson per la terza. Vi scorrono in mezzo, puri nella loro semplicità, i fiumi di poesia del grande Autore sannita: la Grande Madre, il dolore, la peregrinazione, il mito, equinozi e solstizi, la terra nostra tanto amata e violata, il vento, la controra, la perdita come sfida ripetuta e impossibile, la casa nel borgo natio, l’attesa del futuro, luna cometa e stelle, il tempo tra Virgilio e Orazio, la preghiera, l’esilio, un mare di vita e morte, “amore amore amore”, sogni disperati, follia, rimpianto, una nostalgia dolce e struggente. Un’opera poetica dotata di una grande originalità e di un irresistibile fascino.

Angelo Raffaele Scetta è nato e vive a Castelvenere. Ha svolto attività di docente di materie letterarie nella scuola statale. Ha pubblicato raccolte di liriche, pagine di ricerca letteraria, studi relativi alla cultura popolare. È presente in antologie, dizionari bio-bibliografici, testi scolastici. È membro di associazioni culturali nazionali. Le sue sillogi hanno ricevuto giudizi positivi da parte della critica e in concorsi letterari si è classificato ai primi posti.