Mercoledì 24 febbraio 2016 la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), ospita il giornalista e scrittore Piero Antonio Toma. All’incontro, coordinato dal prof. Felice Casucci, si presenta il libro “La ragazza che leggeva Gesualdo Bufalino”, Editori Internazionali Riuniti, Roma, 2013. La vita vissuta e gli eventi della quotidianità sono al centro dei racconti, ambientati prevalentemente a Napoli, con alcune eccezioni (l’ultimo titolo si richiama a Tuglie, un paesino dentro il Salento dei due mari), che narrano di barbieri, casalinghe, orologiai, prostitute, impiegati, medici, tassisti. Dentro questa umanità “normale” succedono cose d’amore e di innocenza, di madeleine e di omicidi. Racconti toccanti e vicini alla vita di ciascuno di noi, con il fondo amaro dell’esistenza che li avvolge e un leggero soffio di ironia. Un libro di racconti da cui attingere come dentro a un cilindro dei ricordi. Il tono è quello sospeso di una sfida letteraria, un po’ cinica, che mette il lettore nella condizione di capire ma di sentirsi disarmato, monco, sconfitto davanti alla forza antiretorica, disillusa della realtà. L’Autore sembra volerci dire che la vita è un immenso equivoco a cui ciascuno contribuisce, fino a smarrirvisi e, a volte, a riconoscervisi. Tutto dipende dal punto di osservazione. Interviene all’incontro il cantautore napoletano Lino Blandizzi, che esegue, con la sua chitarra, dei brani scritti da Piero Antonio Toma e da lui musicati.

Piero Antonio Toma è giornalista professionista e scrittore. Nel 1962 si laurea all’Università di Napoli in Scienze Politiche con la prima tesi in Italia sulla Cina comunista. Ha collaborato a numerosi quotidiani da Il Mattino al Corriere della Sera, alla Gazzetta del Mezzogiorno, a Il Sole 24 Ore, dove è rimasto per una ventina d’anni. Ha fondato e diretto numerosi periodici, come La Gazzetta della Campania, Napoli Guide, la prima testata di quartiere a Napoli, Vomero News e un mensile per la diffusione del libro, Lèggere Leggèro. Collabora con Repubblica-Napoli. Dal dicembre 2005 ha costituito, insieme ad altri, una casa editrice, Compagnia dei Trovatori, con cinque collane riservate alla letteratura, alla memorialistica e alle biografie, e di cui è presidente. È autore di numerosi libri di narrativa e poesia, oltre che di saggi storici.

Lino Blandizzi, cantautore napoletano, pubblica il primo album: “Lo specchio delle verità” nel ’90, ma il suo primo vero esordio come cantautore ha il battesimo di Pippo Baudo al “Festival di Primavera” insieme ai big della canzone, a cui farà seguito il Premio “Rino Gaetano”, il “Grammy Europeo – Spazio D’Autore”, Rai Uno, il Girofestival, Roxy bar, Help, etc… Allievo di Sergio Bruni, compone e canta col maestro “Ma dov’è”. Scrive un brano che è una dichiarazione d’amore per Napoli dal titolo “Per la mia città”, presentata in Piazza del Plebiscito l’11 settembre 2002 in occasione del concerto commemorativo in ricordo della tragedia delle Twin Towers. Negli anni successivi ha continuato e continua la collaborazione con alcuni poeti e scrittori, come Anna Maria Ortese ed altri. “Il mondo sul filo”, Clapo/Edel, 2011, è il nuovo progetto discografico del cantautore. Ha diretto anche il laboratorio di musica “Comporre una canzone” con gli studenti dell’Istituto Pitagora di Pozzuoli, che ha vinto, nel 2015, il Trofeo nazionale della Nuova Musica Italiana. Il risultato di questo percorso scolastico è racchiuso nel cd “Nessuno è più diverso”. Il suo ultimo album uscito nel gennaio 2016 è “Da noi in Italia”.