Mercoledì 17 febbraio 2016 la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), accoglie il prof. Paolo Saggese. All’incontro, coordinato dal prof. Felice Casucci, si presenta il libro Lettera a un giudice. Racconto fantastico sulla corruzione, Magenes Edizioni, 2015. Un uomo dedica tutte le sue energie a un concorso, sperando di ottenere una progressione economica e di carriera. Si impegna, studia, consegue una preparazione ottima, ma viene dichiarato inidoneo. Perciò, spinto da sentimenti di delusione e di rabbia, racconta le ingiustizie che ha subito, riflette sulla differenza tra giustizia e diritto, tra giustizia sostanziale e giustizia formale. Sullo sfondo vi è un paese corrotto, in cui merito e giustizia sembrano valori marginali. «Candido è convinto di vivere in un mondo razionale, guidato da direttive morali rigorose e si ritrova a confrontarsi con un mondo completamente diverso che mette in conflitto i valori della cultura e le regole che lui stesso credeva, erroneamente, sempre valide». “Lettera a un Giudice” è un breve romanzo epistolare che fantastica sul mondo di oggi. Soprattutto, è un libro ricco che evoca letture alle quali invita: da Voltaire a Sciascia, da Dante Troisi a Foscolo, da Manzoni a Dante, fino ai classici del pensiero occidentale (Platone, Sallustio, Giovenale, Petronio, Marco Aurelio, Seneca) e, più da presso, agli intellettuali meridionali (De Sanctis, Scotellaro, Gallo, Aprile, Gramsci, Dorso, Croce, Rossi-Doria, Quasimodo, Gatto) e, nel nostro tempo ultimo, gli amati “poeti del Sud” (Fiore, Prebenna, Trufelli, Parrella, La Penna, Iuliano, Stiso, Liuccio, Martiniello, Piscopo, Maffia, Giuseppe Saggese…), battendo sulle pagine il ritmo incessante di una pulsione, una “rivoluzione” vitale, volta alla speranza, vivificata dalla grande bellezza di una cultura straordinaria.

Paolo Saggese, intellettuale militante, critico letterario, formatosi all’Università di Firenze, dottore di ricerca in filologia greca e latina, attualmente docente di Latino e Greco nei Licei della provincia di Avellino, è autore o curatore di più di quaranta volumi dedicati alla Letteratura latina e italiana, al pensiero meridionalista e alla storia irpina. Studioso delle radici irpine di Giuseppe Marotta, editore di Carlo Levi, è Direttore scientifico del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud, componente del Comitato scientifico del Centro di Ricerca “Guido Dorso” e del Gruppo di progetto del Parco Letterario “Francesco De Sanctis”; figlio d’arte, è protagonista della riscoperta della Letteratura meridionale, insieme a numerosi altri intellettuali. Lettera a un Giudice. Racconto fantastico sulla corruzione, Magenes Edizioni, Milano, 2015 è il suo primo romanzo ed è parte di una trilogia in corso di pubblicazione.