Mercoledì 22 aprile 2015 la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), accoglie la prof.ssa Eleonora de Conciliis. All’incontro, coordinato dal prof. Felice Casucci, si presenta il libro Che cosa significa insegnare?, Cronopio, 2014. Riflettendo sulle cause profonde della crisi della scuola italiana, ma ignorando le teorie pedagogiche politicamente corrette e affondando piuttosto nell’inconscio della docimologia, l’Autrice utilizza il pensiero di Foucault e la sociologia di Bourdieu per tratteggiare una spietata genealogia della professione docente e riproporre, a un livello filosoficamente radicale, la questione del potere-sapere esercitato attraverso l’insegnamento. Un libro scientificamente rigoroso, di grande pathos letterario, scomodo, addirittura scabroso nei contenuti, gestiti con sapienza critica e duttilità argomentativa, soprattutto sul versante della complessità, s’innesta in una rete di rimandi, adeguatamente documentata, che pone al centro della trama la capacità intellettuale dell’immaginazione, per leggere un futuro tanto breve quanto urgente. Vi trova dimora e riparo “la coscienza introspettiva come forza del pensiero: l’intelligenza come effetto storico, non misurabile e non valutabile, del processo di soggettivizzazione” (pag. 164). Le ombre inquietanti di Stato, Scuola, Famiglia, Università, Mercato si agitano sullo sfondo di una “perdita di valore sociale dell’insegnamento”. Grazie a un’analisi delle metamorfosi culturali del tardo capitalismo, viene mostrata la funzione biopolitica e riproduttiva dell’ordine socioeconomico svolta dall’istruzione di massa, ma vengono anche indicate le dinamiche anti-pastorali che giacciono nell’uso parresiastico dell’insegnamento. Chi insegna, in special modo agli adolescenti, può innescare sviluppi che sostituiscano all’obbedienza e al conformismo il conflitto e l’ironia, può paradossalmente insegnare a non obbedire, per fermare il degrado della pseudocultura e del neoanalfabetismo.
Prima dell’incontro, il Duo composto da Dina Caliro (violino) e Fausto Anzovino (chitarra), eseguiranno la Danza Ungherese n. 5 di Johannes Brahms e il Waltz 2, dalla Jazz Suite n. 2 di Dmitri Shostakovich. E’ il secondo appuntamento della 5^ Edizione della Rassegna Preludi Musicali, ciclo di miniconcerti di musica classica che si programma annualmente, con cadenza mensile, nei mesi primaverili, per avvicinare i cittadini all’estetica musicale. La direzione artistica è curata dal M° Franco Mauriello.

Tutti i video relativi agli incontri settimanali sono visibili sul sito YouTube della Fondazione.

Eleonora de Conciliis, abilitata all’insegnamento di Filosofia Morale (seconda fascia), insegna filosofia e storia nei licei; ha svolto attività di ricerca all’Università “Federico II” di Napoli e all’Università degli Studi di Salerno, collabora con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ed è capoedattrice della rivista di filosofia on
line Kaiak (www.kaiak-pj.it). Oltre saggi e articoli su Canetti, Baudrillard, Foucault e Bourdieu, ha pubblicato monografie su Simmel, Kafka e Benjamin, nonché i volumi Il lusso della differenza. Ipotesi sul processo di soggettivazione, Filema, 2006; Pensami, stupido! la filosofia come terapia dell’idiozia, Mimesis, 2008; Il potere della comparazione. Un gioco sociologico, Mimesis, 2012; Che cosa significa insegnare?, Cronopio, 2014.

Dina Caliro, è diplomata in violino e in viola. Ha seguito Corsi di perfezionamento ed ha suonato sotto la direzione dei M.i R. Abbado, U. Michelangeli, M. Billi, R. Napoli. È titolare della cattedra di violino presso l’I. C. “G. Pascoli” di Benevento.

Fausto Anzovino, si è diplomato in Chitarra con il massimo dei voti con il M° M. Fragnito. Si è perfezionato poi con il M° Angelo Gilardino, il M° Paolo Lambiase e il M° Stefano Palamidessi. Ha vinto numerosi premi. Dal 2013 è titolare della cattedra di chitarra classica presso l’I.C “De Filippo” di Morcone ed insegna musica da camera presso il Liceo Musicale “Guacci” di Benevento.