Mercoledì 20 febbraio 2013 la Fondazione “Gerardino Romano”, presso la sede sociale in piazzetta di G. Romano 15, a Telese Terme (BN), ospita la prof.ssa Nadia Verdile. All’incontro, coordinato dal prof. Felice Casucci, viene presentato il libro: “Abbiamo perduto la bussola! Lettere da Capri di Ferdinando IV a Maria Carolina”, Il Campano, Pisa, 2010. Il testo letterario raccoglie ventisette lettere inedite (quella che dà il titolo al volume è del 3 maggio 1787), rinvenute presso l’Archivio di Stato di Napoli, scritte da Ferdinando IV di Borbone alla moglie Maria Carolina d’Asburgo. Le lettere sono precedute da due capitoli, il primo ricostruisce la storia dei due regnanti (Coppia Reale), il secondo quella della casa (Lo Palazzo, conosciuto anche come “Palazzo Canale”) in cui Ferdinando IV veniva ospitato ogni volta che si recava a Capri. Infatti, in primavera e in autunno, durante il suo lunghissimo regno, il re raggiungeva l’isola per dare la caccia alle quaglie, che proprio in quei periodi passavano a pelo d’acqua, provenienti e poi dirette in Africa. «Queste lettere di Ferdinando, re di Napoli – scrive Raffaele La Capria, nelle sue “riflessioni disamoranti” introduttive – sembrano più che le lettere di un marito alla moglie, quelle di un figlio alla mamma. Con una calligrafia semplice ed accurata, da scolaro, il re racconta il suo far niente. La sintassi va in confusione, i periodi sono scoordinati, il contenuto si perde. La sua prosa diventa graziosa quando, alludendo alla gravidanza della moglie e al nascituro, scrive di pregare il Signore che gli faccia avere buone nuove della salute della moglie e che “il nuovo nennillo si faccia quietamente i fatti suoi nella panza”». L’Autrice ha già pubblicato altri testi sui due sovrani, sul loro rapporto di coppia e sulle riforme messe in atto nei primi venti anni di regno, con particolare attenzione a San Leucio e all’omonima Colonia reale. L’incontro telesino è dedicato anche a questi benemeriti studi ed a ciò che essi proficuamente evocano.

Nadia Verdile, docente di Italiano e Storia nella scuola superiore, collabora con la Fondazione Valerio per la Storia delle Donne, con la Colorado State University per il progetto Female Biography Project, con l’Enciclopedia Treccani per il Dizionario biografico degli italiani e con la Seconda Università degli Studi di Napoli. Membro della S.I.S (Società Italiana delle Storiche) e della SISEM (Società Italiana Storia dell’Età Moderna). Giornalista pubblicista, lavora per Il Mattino. Prima a leggere in chiave di genere lo Statuto di San Leucio, da anni si occupa di gender studies. Ultimi libri: Maria Luisa, la duchessa infanta. Da Madrid a Lucca, una Borbone sullo scacchiere di Napoleone, Lucca 2013 (in corso di stampa); Abbiamo perduto la bussola! Lettere da Capri di Ferdinando IV a Maria Carolina, Pisa 2010; Utopia sociale, utopia economica. L’esperienza di San Leucio e New Lanark, Roma 2009; Letteratura, sostantivo femminile. Scrittrici del XX secolo rapite dalle Storie della Letteratura italiana, Roma 2009; Un anno di lettere coniugali, Caserta 2008; L’utopia di Carolina. Il Codice delle leggi leuciane, Napoli, 2007.

I video degli incontri sono visibili sul canale YouTube della Fondazione.